giovedì 6 maggio 2010

Formazioni...


Un lettore anonimo ci riporta al “cuore” del nostro blog. Posta un commento ed un video che dimostrano la sua “militanza” e contemporaneamente ci dimostra la capacità di coinvolgimento delle immagini. Ricordi, emozioni, perfino i profumi. Bellissimo.
In particolare, il video ci apre alla possibilità di organizzare un gioco – fra i più antichi ed apprezzati dai militanti, anche in tenera età – il gioco delle formazioni.
“Zoff, Gentile, Cabrini…”, “Tancredi, Nela, Vierchowod…”, chi tra noi non ha snocciolato come un rosario apocrifo tutte le formazioni a memoria, sfogliando l’album Panini? In “Ecce Bombo” di Nanni Moretti, davanti ai commissari per gli esami di Stato, alla domanda: “i presidenti della Repubblica dal 1948 a oggi”, lo studente interrogato risponde, un po’ titubante: “De Nicola…De Nicola…De Nicola, Burgnich, Facchetti…”. Grande!
La sfida è aperta: cerchiamo le formazioni nella nostra memoria. Quella proposta dell’anonimo lettore è quella della Samp dello scudetto. Allenata da Boskov, la Sampdoria campione d’Italia si basava su Pagliuca in porta, sulla difesa di Mannini e Vierchowod, sulla velocità di Attilio Lombardo sulla destra, sulla regia di Tononho Cerezo, le intuizioni di Beppe Dossena, che partiva da sinistra, sul genio di Bobbygol Mancini, sull’esplosività di Luca Vialli. Lanna, Pellegrini, Fausto Pari, Karanec, Mikhailichenko, fra gli altri, completavano una squadra spettacolare e vincente.
Quella Samp rappresenta, assieme al Verona dei primi anni 80, una sorpresa ed una rottura rispetto all predominanza degli squadroni nazionali, Juve, Inter, Milan. Una discontinuità che oggi sembra sempre più difficile. Un po’ come il Porto di Mourinho che vince la Champions, o la Grecia che vince gli Europei nel 2004. Un po’ come il Porthsmouth già retrocesso e fallito per debiti che va a Wembley per sfidare il Chelsea in finale di FA Cup.


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