mercoledì 16 giugno 2010

Sostenitori

Uno dei nostri sotenitori ci scrive: "Ebbene si, lo confesso... sono militante! Non ho mai avuto la vena dell'allenatore, non ho nemmeno potuto mai fare quei bei discorsi del tipo "ho fatto i provini nelle giovanili della Samp ma mio papà mi ha detto che prima devo finire le scuole, ma se fossi andato....."... Ma la passione per il calcio e per i mondiali soprattutto non mi è mai mancata. Ho sempre avuto, e tutt'ora ho, la convinzione che chi indossa la maglia della propria nazionale sia un pò come il cavaliere pronto a prtire per le crociate, pronto a morire in battaglia per un grande ideale... già, questioni puramente economiche, giochi di potere mascherati da ideali nobili. Ma quando vedi Zidane il predestinato che come per magia ha l'occasione di rifilare un cucchiaio a Buffon, e lo stesso Zidane (il predestinato!) impazzire scornando come un toro, dimenticare per un attimo di follia tutti i sogni e le ambizioni, le regole del fairplay e l'opinione pubblica... beh, lì capisci che ancora qualcosa di vero c'è, qualcosa di umano e non, la fortuna e l'audacia che fanno a botte in un campo pieno di magia. E allora si, il me cinico si riconcilia col bambino che giocava a figurine, sono militante, sono tifoso della mia nazionale, non so se sulla carta siamo al 5 o al 10 posto, non so se le scelte tecniche sono impeccabili o inesatte, non so nemmeno se pepe valga più di di natale... ma so una cosa, al fischio di inizio di Italia - Paraguay i miei battiti cominceranno ad aumentare, i nervi cominceranno a saltare senza misura e la speranza che per un assurdo miracolo potremo sempre farcela sarà sempre lì, che lo voglia o no. E allora tanto vale crederci sempre, sognare di gioire senza chiedersi perchè, per come o per chi, e se dovesse andare male, c'è sempre il prossimo mondiale, che è sempre quello giusto!".

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