Di cosa parliamo quando parliamo di calcio?
Molti vi diranno “è solo un gioco, solo uno sport…”. Ma sappiamo che non è così. Altri diranno: “E’ business. Ragazzi strapagati. Interessi. Pubblicità. TV. Network satellitari. Pacchetti da spartire. Leghe. Sponsor.” Ma sappiamo che non è - solo – così. Molti altri vi diranno: “E’ una nuova religione. Gli ultras. Nuovi arcaismi. Sociologie della devianza. Oppio dei popoli.” Ma, guardatevi intorno – e leggete qualche libro – non è così.
Guardate alle tele – o su youtube – i vecchi calciatori. I filmati sbiaditi. I Mondiali. Pelè. Georgie Best. Mané Garrincha. Il gol fantasma di Inghilterra-Germania. Eusebio, la pantera del Mozambico. I due gol del divino Diego in Argentina-Inghilterra. Il cigno di Utrecht. Ma sappiamo ancora che non è solo questo.
Di cosa parliamo allora, quando parliamo di calcio? Di tifo, naturalmente. Passione sportiva. Calcio giocato, anche in parrocchia o nei tornei dei bar. Ma anche di eroi, gesta, gol, azioni, papere, maglie, capigliature, musica, ricordi, letteratura, film, libri… sul football. Insomma, è il tentativo di provare a raccontare il calcio con altri mezzi.
Nessun commento:
Posta un commento